Mauro Carra ” valzer Scabroso “
A lezione di Valzer
Renato Benelli ” Una vita per la fisarmonica “
Renato Benelli e Mauro Carra
Primo incontro di Mauro Carra con Renato Benelli
Renato a ruota libera

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Mauro Carra con Daniele Carabetta…zzmusic-sheet-music-accordion-zzmusic-accordion-cd-mccd001-mauro-carra-world-music-ballo-liscio-musette

STORIA DELLA FISARMONICA

La Fisarmonica è uno strumento musicale aerofono con mantice ad ancia libera. Per molti anni è stata legata alla tradizione della danza popolare ma in realtà, dalla sua nascita fino ad oggi, ha visto un’evoluzione e una diffusione tali che l’hanno portata ad essere conosciuta e suonata in tutto il mondo.

La nascita dello strumento tra storia e leggenda

La Fisarmonica è stata inventata a Castelfidardo nella seconda metà dell’800  grazie a Paolo Soprani, considerato il padre di questo strumento. 

Soprani costruì i primi esemplari all’età di 18 anni nel 1864, mettendo insieme alcuni oggetti recuperati qua e là. La casa colonica di famiglia, fu il suo primo laboratorio artigianale e da là uscirono i primi esemplari venduti in fiere e mercati. Il successo fu subito enorme e le richieste, anche grazie ai pellegrini da e per la vicina Loreto, cominciarono ad arrivare anche dalle altre regioni. Quella di Soprani diventò una vera e propria fabbrica di fisarmoniche e Castelfidardo oggi sorge anche un museo dedicato allo strumento.

Secondo una leggenda, Soprani inventò lo strumento grazie a un pellegrino austriaco che stava tornando dal santuario di Loreto. L’uomo, secondo la tradizione, alloggiò proprio nel casolare dei Soprani colpendo l’attenzione del giovane Paolo con una rudimentale scatola che portava con sé. Una sera, attorno al focolare, il pellegrino cominciò letteralmente a suonare quello strano contenitore, che per alcuni non era altro che la copia dell’ “accordéon” brevettato nel 1829 dal viennese Cyrill Demian. Soprani né avrebbe carpito i segreti del funzionamento, portando quella stramba scatolina alla ribalta internazionale.

Com’è fatta una fisarmonica

La cassa della fisarmonica è composta da quattro legni: mogano, faggio, noce e abete. In una parte della cassa viene installata la tastiera, nell’altra i bottoni dei bassi. Non funzionerebbe nulla di questo capolavoro tecnologico se non ci fosse il mantice, lo strumento meccanico che tramite la compressine immette l’aria che fa vibrare le corde producendo il suono. 

I modelli più famosi

Tre sono i modelli più popolari di fisarmonica, come riporta il sito del Comune di Castelfidardo: 

la diatonica, il cui suono è diverso a seconda che il movimento del mantice sia in andata (apertura) o in ritorno (chiusura)

– la cromatica, che permette di utilizzare la gamma completa di dodici suoni (la tastiera per la mano destra di questo modello è a bottoni)

– a piano in cui la tastiera per la mano destra è simile a quella di un pianoforte con i tasti bianchi e neri.

 

LA FISARMONICA DI STRADELLA

 

Nel 1871, il trentino Mariano Dallapé ideò proprio a Stradella il prototipo della fisarmonica cromatica che nacque, sempre a Stradella, nel 1890. La storia della Fisarmonica di Stradella è raccontata oggi in un Museo che ripercorre le fasi di un’invenzione identificativa per l’economia e la società, l’arte e la musica non soltanto stradelline.

 Sono cinque attualmente i laboratori di fisarmoniche attivi a Stradella (Beltrami Fisarmoniche, Maga Fisarmoniche, Fisarmoniche Stocco, Fisarmoniche by Marco, F.lli Corsio); alcuni sono visitabili, compresa la Fabbrica di Armoniche Mariano Dallapé e Figlio dove furono applicate le innovazioni che portarono alla fisarmonica moderna.